giovedì 22 novembre 2012

Il soffio dell'odio



statistica e carne da cannone 
è l'uomo
che se non perisce sotto il fuoco
muore di malattia o di miseria

nell'indifferenza 
di chi dovrebbe proteggere e aiutare 

china il capo
chi è sempre stato schiavo
e la libertà 
non sa bene come si scrive
o dove andarla a cercare

si soffia sul fuoco dell'odio

a intervalli 
basta con lanci di razzi 
e passaggio di armamenti 
nei tunnel sotterranei di confine

solo per dare l'illusione di una vita


***


 Tutti i diritti riservati
© Vilma Bellucci


martedì 20 novembre 2012

Piccoli annunci







Piccoli annunci

CHIUNQUE sappia dove sia finita
la compassione (immaginazione del cuore)
- si faccia avanti! Si faccia avanti!
Lo canti a voce spiegata
e danzi come un folle
gioendo sotto l’esile betulla,
sempre pronta al pianto.

INSEGNO il silenzio
in tutte le lingue
mediante l’osservazione
del cielo stellato,
delle mandibole del Sinanthropus,
del salto della cavalletta,
delle unghie del neonato,
del plancton.
d’un fiocco di neve.

RIPRISTINO l’amore.
Attenzione! Offerta speciale!
Siate distesi sull’erba
del giugno scorso immersi nel sole
mentre il vento danza
(quello che in giugno
Guidava il ballo dei vostri capelli).

SI CERCA persona qualificata
per piangere
i vecchi che muoiono
negli ospizi. Si prega
di candidarsi senza certificati
e offerte scritte.
I documenti saranno stracciati
Senza darne ricevuta.

DELLE PROMESSE del mio sposo,
che vi ha ingannato con i suoi colori
del mondo popoloso, il suo brusìo,
il canto alla finestra, il cane fuori:
che mai resterete soli
nel buio e nel silenzio tutt’intorno
- non posso rispondere io.
La Notte, vedova del Giorno.

***

Poesia di Wisława Szymborska



sabato 17 novembre 2012

Poetando tango


Buon fine settimana a tutti!!!!



Martina Dionigi (mia figlia) e Lorenzo Alberetti


poesia di Luis Castro

I-
Tango che nascesti in Buenos Aires,
là, nel lontano '880,
forse come burla del compadrito
ai balli dei moreni.
Crescesti fra gauchos e immigrati
Ruffiani e prostitute.
Ti mostrasti per la strada,
tra uomini dapprima,
poi nel bordello con la sgualdrina,
per questa quei guappi
si giocarono fino alla vita
in qualche oscura balera.
II-

Viaggiasti per l'Europa
dove ti raffinasti per tornare fatto signore
ti vestisti di lusso e di splendore
e al tuo ritorno passasti dal bordello al cabaret
abbandonasti il corte e la quebrada
per iniziare semplicemente a camminare
e così, reso decente, potesti giungere ad accostarti
anche a quella gente, l'altra gente,
la gente bene.
III-

Però nel '30 cadesti di colpo nell'oblìo,
passasti ad essere oggetto di studio, niente più,
infine per tua disgrazia
nel '35 Carlito ti lasciò.
E tuttavia una voce amara e poderosa,
la voce del popolo, Discepolin,
con passione cantò la nostra realtà
che continuò ad essere come fino ad oggi
e bene dico fino ad oggi, la sola verità.   
IV-

Tornasti a fiorire nel '40
Con le grandi orchestre e i grandi cantori popolari
Che ora con poesia intellettuale
Ricordavano il passato.
Affollasti le piste da ballo con giovani e adulti
Fino a che un'altra volta, di colpo,
cominciasti a cadere da quel luogo di privilegio
in qualche triste e ormai cupo cabaret.
V-

Un giorno ti svegliasti da una lunga notte
Dove ti censurarono senza una ragione
E oggi con il nostro solito costume
Di credere che tutto ciò che viene da fuori sia migliore
Ti vediamo arrivare dagli Stati Uniti, dall'Europa, dal Giappone
Pieno di gloria e ammirazione
E adesso sì, riconosciamo
che delle danze popolari sei la più originale
e, perché non dirlo, la migliore.

(Traduzione di Davide Tammaro)




venerdì 2 novembre 2012

Dolcemente adagiato



nella mente 
rimbocco sogni sfumati
colorando malinconici riflessi

nel grembo 
ti ho amorevolmente cullato

finalmente una luce abbagliante
illumina il tuo viso
sei nato

adagiato dolcemente tra le mie braccia 
ti ho accarezzato

alcuna espressione sul tuo viso
non un pianto... non un sorriso

grido... 
poi muto diventò lo strazio
infiniti gli istanti

nessun'eco ai perché

chiudo nella mia mente 
i lancinanti ricordi

lo sguardo rivolgo all'orizzonte

rapito dal vento
tra pennellate d'azzurro
e palloncini colorati 
tra le soffici nuvole ovattate
mi piace pensarti





 Tutti i diritti riservati
© Vilma Bellucci