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Pensate ora ai nostri adolescenti... spesso silenziosi, tristi e demotivati...
I ragazzi stanno gran parte del loro tempo libero davanti alla tv, allo schermo di un computer o di un videogioco. Certo, non tutti sono vittime della tecnologia, parte di loro legge, fa sport, teatro ecc... ma non è questo il punto. Il loro problema è la solitudine, una solitudine fisica e morale.
Nella maggior parte dei casi, a soffrire di solitudine sono adolescenti appartenenti a famiglie di ceto medio-alto, che, sin da bambini, sono stati abituati ad avere ciò che chiedono e, non per eccessivo affetto o per troppa attenzione, ma spesso per sostituire un’assenza, che, in tal modo, silenziosa continua a dare origine alle sue più crude e gravi conseguenze.
" Spesso i regali sono la solitudine legata con un nastro d’argento."
Paolo Crepet
L’essere demotivati è conseguenza anche di un altro problema, la società ... il nostro “bel paese”...qualora qualcuno creativo e di buona volontà volesse "ingegnarsi", volesse provare a sognare, viene messo davanti a tali e tante difficoltà da rendere l’impresa impossibile.... non può realizzare quanto appreso ed assimilato in tanti anni di faticoso studio.
“In questo vuoto di futuro, i ragazzi si sentono soli ed oscillano
tra fantasie meravigliose e sentimenti di vuoto e di noia”
Silvia Vegetti Finzi in "L’età incerta"
"Un giorno senza un sorriso è un giorno perso"
Charlie Chaplin