sabato 16 giugno 2012

Zigulì - Massimiliano Verga


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Descrizione: "Metà di quello che ho scritto è uscito in una notte. Il resto sul tram, mentre andavo al lavoro" racconta Massimiliano Verga, padre di Jacopo, Cosimo e Moreno, un bellissimo bambino di otto anni, nato sano e diventato gravemente disabile nel giro di pochi giorni. "Così ho raccolto gli odori, i sapori e le immagini della vita con mio figlio Moreno. Odori per lo più sgradevoli, sapori che mi hanno fatto vomitare, immagini che i miei occhi non avrebbero voluto vedere. Ho perfino pensato che fosse lui ad avere il pallino della fortuna in mano, perché lui non può vedere e ha il cervello grande come una Zigulì. Ma anche ai sapori ci si abitua. E agli odori si impara a non farci più caso. Non posso dire che Moreno sia il mio piatto preferito o che il suo profumo sia il migliore di tutti. Perché, come dico sempre, da zero a dieci, continuo a essere incazzato undici. Però mi piacerebbe riuscire a scattare quella fotografia che non mi abbandona mai, quella che ci ritrae quando ci rotoliamo su un prato, mentre ce ne fottiamo del mondo che se ne fotte di noi." Queste pagine sono una raccolta di pensieri e immagini quotidiane su che cosa significhi vivere accanto a un disabile grave (la rabbia, lo smarrimento, l'angoscia, il senso di impotenza), pensieri molto duri, ma talvolta anche molto ironici, su una realtà che per diverse ragioni (disagio, comodità, pietà) tutti noi preferiamo spesso ignorare. E che forse, proprio perciò, nessuno ha mai raccontato nella sua spietata interezza.


Recensione: Vorrei iniziare con questa frase dell'autore stesso ...

"Ci si riempie la bocca quando si parla di disabili. Ma il mondo esterno non sa fino in fondo di che cosa sta parlando. L'ho già detto: che cosa è la disabilità puoi saperlo soltanto se hai un figlio handicappato. Il resto, sono soltanto buone intenzioni. Nella migliore delle ipotesi."

Certo è, che sembra darti una pugnalata allo stomaco, con un inizio che dice  " Mio figlio ha un cervello come una zigulì" ma è invece un libro meravigliosamente realistico, crudo...e direi che era ora...
Ho ammirato questo padre che ha avuto il coraggio di esprimere i propri sentimenti  di rabbia, disorientamento, paura, insofferenza, disperazione e preoccupazione...senza mezzi termini, di mettere nero su bianco anche i pensieri più brutti o scomodi.
Sono istantanee di vita, pensieri, ricordi messi in ordine sparso, pagine forti e dirette.
Ma ciò che mi ha colpito di più è che anche nelle crude  parole, emerge uno sconfinato amore per questo figlio più sfortunato. 


"Ho dovuto aspettare più di sei anni  prima di avere un tuo abbraccio senza morsi, graffi, calci. Ho dovuto aspettare che cadesse il tuo primo dentino, perché una mia carezza riuscisse a calmarti. Ho dovuto aspettare che cadesse il tuo primo dentino, perché una mia carezza riuscisse a calmarti.
Ho dovuto aspettare tutto questo tempo per capire che non posso in alcun modo toglierti il dolore e tu non puoi togliere il mio, ma che un mondo per consolarci forse esiste"

L'autore si scaglia contro la società, l'indifferenza di chi volge lo sguardo altrove, le ricette prive di riscontri pratici dei manuali, la burocrazia, ma anche contro la ruota della fortuna che si è fermata sul numero sbagliato. Vietato parlare di dono o di esperienza profonda, che arricchisce: "qui c'è la merda da lavare, le urla a qualsiasi ora e notti insonni."

Un libro da leggere per capire quanto siamo fortunati ad assistere ai capricci dei nostri figli. 
Non tutti potranno capire, perchè è difficile farlo quando non si è a stratto contatto con questo tipo di dolore... ma di sicuro impareranno qualcosa.
Lo consiglio a tutti.


giovedì 14 giugno 2012

Mi accarezza ogni sera


(Per la serie: " parole per un immagine")



non so bene da dove arriva
il vento che soffia dolcemente
fra foglie e fiori di questa stagione

ma ogni sera mi accarezza 
quando sola mi siedo
su quella panchina in pietra

forse è il silenzio intorno
o il vuoto che ho di te 
che mi fa sentire il suo canto

colori e sfumature di luce
raccontando m'abbracciano
fino a togliermi il fiato

mentre il sole incollato
sulla cima di quella collina
si nasconde piano piano

ed ai tanti perché mette pace


***

Tutti i diritti riservati
© Vilma Bellucci







martedì 12 giugno 2012

Fiore di limone



Significato del fiore di limone:
discrezione, fedeltà in amore




Le foto dei fiori sono di Vilma Bellucci e sono distribuite con
 licenza Creative Commons  





martedì 5 giugno 2012

Come fumo di un fiammifero



(silenziare prima la musica nella barra laterale)


giorni plumbei
nei vetri appannati
la luce evapora
ancora prima di toccarti

sospese negli occhi
- cerchiati color cenere -
galleggiano le ultime parole

la luce si assopisce lentamente
ed un incrocio di colori
accesi e spenti
si dissolve

lascia una scia labile
di sfumature immateriali
a donare riposo ad occhi
ormai stanchi di guardare
quel soffitto bianco
che non da più risposte

il suono delle campane
scandisce il ritmo dei passi
volti carichi di dolore
si incrociano nel silenzio

mentre le tue palpebre
- gelide lastre di marmo -
sigillano l'iride

si dissolve il tuo mondo
in un respiro effimero
come fumo di un fiammifero
appena spento


 Tutti i diritti riservati
© Vilma Bellucci