lunedì 30 luglio 2012

da "Mio vero" di Mariangela Gualtieri

Poesia di
Mariangela Gualtieri


Sii dolce con me. Sii gentile.
E’ breve il tempo che resta. Poi
saremo scie luminosissime.
E quanta nostalgia avremo
dell’umano. Come ora ne
abbiamo dell’infinità.
Ma non avremo le mani. Non potremo
fare carezze con le mani.
E  nemmeno guance da sfiorare
leggere.
Una nostalgia d’imperfetto
ci gonfierà i fotoni lucenti.
Sii dolce con me.
Maneggiami con cura.
Abbi la cautela dei cristalli
con me e anche con te.
Quello che siamo
è prezioso più dell’opera blindata nei sotterranei
e affettivo e fragile. La vita ha bisogno
di un corpo per essere e tu sii dolce
con ogni corpo. Tocca leggermente
leggermente poggia il tuo piede
e abbi cura
di ogni meccanismo di volo
di ogni guizzo e volteggio
e maturazione e radice
e scorrere d’acqua e scatto
e becchettio e schiudersi o
svanire di foglie
fino al fenomeno
della fioritura,
fino al pezzo di carne sulla tavola
che è corpo mangiabile
per il mio ardore d’essere qui.
Ringraziamo. Ogni tanto.
Sia placido questo nostro esserci –
questo essere corpi scelti
per l’incastro dei compagni
d’amore.


***

(Prima di ascoltare il video, silenziare la musica nella barra laterale cliccando sul pulsante rosa)



sabato 28 luglio 2012

Brivido di pelle




sospiri e sussurri
tiepido alito di vento
a spettinare i capelli

tasti bianchi e neri
la mia pelle chiara
sotto le tue dita vellutate

una melodia che sale
dalla quale lentamente
mi lascio attraversare

ed è colore... è luce
quel dolce brivido di pelle
fra la mente ed il cuore

e poi... solo silenzio
e gli occhi che si cullano
come due isole nel mare


***

Tutti i diritti riservati
© Vilma Bellucci


venerdì 27 luglio 2012

Un regalo speciale

Ho ricevuto un regalo prezioso... sono quelle cose che forse accadono solo una volta nella vita.
E' un libro davvero speciale...da leggere...
Grazie ancora a Maurizio ed alla sua famiglia... non aggiungo altro perché le immagini parlano da sole...
Un abbraccio dal cuore... 







martedì 24 luglio 2012

Fiesta


poesia di 
Jaques Prevert


E i bicchieri erano vuoti
e la bottiglia in pezzi
E il letto spalancato
e la porta sprangata
E tutte le stelle di vetro
della bellezza e della gioia
risplendevano nella polvere
della camera spazzata male
Ed io ubriaco morto
ero un fuoco di gioia
e tu ubriaca viva
nuda nelle mie braccia

Et le verres étaient vides
et la bouteille brisée
Et le lit était grand ouvert
et la porte fermée
Et toutes les étoiles de verre
du bonheur et de la beauté
resplendissaient dand la poussière
de la chambre mal balayée
Et j’étais ivre mort
et j’étais feu de joie
et toi ivre vivante
toute nue dans mes bras



venerdì 13 luglio 2012

Il bacio dell'alba



lentamente sbiadisce
il manto nero della notte
ed un candido cielo
prende il suo posto

la brezza mattutina
tra i capelli mi respira
mi sussurra e m'accarezza
poi quieta s'allontana

e sono ora 
i miei occhi a parlare
mentre guardano il cielo
trasformarsi in un mare

e tutto ancora tace

a frantumare i silenzi
i primi canti del mattino
è sapore di vita e d'amore

colori caldi della passione
quell'emozione che avvolge
in un attimo la parola toglie

è profumo di rosa
carezza senza spine
... girasole il mio viso

è il bacio dell'alba


***

Tutti i diritti riservati
© Vilma Bellucci



venerdì 6 luglio 2012

Concorso internazionale Mario dell'Arco XVI° edizione 2012






Al concorso internazionale Mario dell'Arco XVI° edizione 2012 hanno partecipato 715 concorrenti, in tutte e sei le sezioni, per un totale di 3827 opere.

Di tutti i concorrenti, sono stati giudicati e proclamati “idonei” ossia “Finalisti” solo 248 in tutte le sezioni e per l’esattezza:

- n. 118 per la sezione green;
- n. 15 per la sezione articolo giornalistico;
- n. 16 per la sezione arti figurative ed immagine;
- n. 34 per la sezione pubblicazione;
- n. 40 per la sezione poesie in lingua italiana;
- n. 25 per la sezione poesia vernacolare;




Felice di essere stata tra le 40 finaliste della categoria poesie in lingua italiana


mercoledì 4 luglio 2012

haiku n°23

( foto di Gentiana Laurasi)


fragili gocce
fremono su petali-
pianto di luna




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