Chissà quanti di voi ricordano quest'oggetto che nei tempi passati è stato la salvezza di molte fredde notti.
L'oggetto in questione si chiamava "il prete", una strutture in legno che teneva sollevate le lenzuola e le coperte. Un po prima di andare a dormire si portava nel prete "la suora", un recipiente pieno di braci ardenti, estratti dal camino o dalla stufa.
Così le lenzuola perdevano l'umidità ed il calore si diffondeva uniformemente... e quando poi i grandi dicevano "è ora di andare a dormire" non c'era il gelo ad attenderci sotto le coperte, ma un tepore prezioso che invitava a sonni sereni. Ricordo ancora oggi la dolce sensazione che dava il letto caldo, quando la stanza era gelida e fuori imperversava vento e pioggia.
Le origini del nome "prete" credo, siano tutt'ora sconosciute. Bisogna però dire che il nome cambia a seconda del luogo geografico: "prete" è usato nella zona emiliano romagnola ed anche in umbria, mentre nel triveneto viene chiamato "la monaca", in altre zone addirittura si chiama "frate" e nel mantovano ritorna il nome femminile "la suora"
Oggi i tempi sono cambiati, e come potete vedere "il prete" che scaldava il mio letto ora è a riposo ed arreda la casa. Lui non è mai solo, spesso gode della compagnia della nostra gatta Minù che li sotto, si sente protetta.
Ma non è detto... forse un giorno, anche se non ha più l'età per lavorare, lo inviterò ad una giornata impegnativa e diversa dalle altre... magari per far vedere ai nipoti che lavoro svolgeva "il prete"
Chissà quanti di voi avranno storie da raccontare riguardo a questo... e quanti invece non lo hanno conosciuto affatto?!
Tutti i diritti riservati