mercoledì 17 aprile 2013

Solo dieci parole...

Crea un romanzo brevissimo, utilizzando al massimo dieci parole ...dai provaci !
Così recitava la pagina di un gruppo di poeti...
Una piccola grande biblioteca di narratori, sull'onda di un esercizio stilistico diventato ormai comune a molti. In quel gruppo si invitava a creare dei "mini racconti", chiamiamoli così... noir, sentimentali, storici, erotici, umoristici, di fantascienza, di fantasy..... non importa il genere, ma è fondamentale che in dieci parole si crei una piccola narrazione d'impatto, da far leggere a tutti quelli che apprezzano la brevità, la velocità del pensiero e la leggerezza dell'Arte.
In dieci parole si può davvero dire tanto, è così che, invitata... ho voluto provare anche io con degli argomenti sociali.





-povertà-
il risultato delle decisioni di chi ha le tasche piene



-morto ammazzato-
mentre soffi parole un numero della cabala sei già diventato





Vilma Bellucci tutti i diritti riservati
17 aprile 2013

11 commenti:

  1. Molto intensi e gradevolissimi, i tuoi mini racconti.
    Buon pomeriggio e un abbraccio,silvia

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  2. Che bella idea...

    -La musica-

    Sette note muovono le dieci dita: accordi, melodia della vita

    c'ho provato! :)

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  3. Memoria e'...
    Ricordarsi di dimenticare le cose che ti fanno star male ...
    grazie bel giochino, complimenti, ciao rosa

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  4. Sei riuscita nell'intento. In dieci parole hai interpretato e trasmesso i mali peggiori della nostra società.

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  5. Direi un esperimento riuscito in modo egregio: brevi riflessioni che trasmettono riflessioni ampie e profonde...bravissima!

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  6. Servono poche parole per esprimere il silenzio del nostro cuore!
    Molte grazie per il tuo passaggio al mio blog!
    Buona domenica da Beatris

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  7. Servono poche parole per entrare nel silenzio del nostro cuore!
    Molte grazie per il tuo passaggio al mio blog!
    Buona domenica da Beatris

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  8. Servono poche parole per entrare nel silenzio del nostro cuore!
    Molte grazie per il tuo passaggio e commento al mio blog!
    Buona domenica da Beatris

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  9. tentativo riuscitissimo direi! questa sarebbe un'ottima soluzione per me che vorrei tanto fare la scrittrice ma ho la maledizione della sintesi! :-)
    un abbraccio

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  10. Due frasi lapidarie ma efficaci, nel senso che conseguono lo scopo per cui sono state scritte: comunicare delle idee; bisogna dire che le immagini a corredo esprimono, in modo inequivocabile, il concetto voluto.
    La prima proposta risulta, a mio modesto avviso, più incisiva dell'altra e lascia l'amaro in bocca; la vista di un minore sfruttato è quanto di più sconcertante possa esservi.
    L'autrice, in definitiva, conferma la sua vocazione per la sintesi (sia essa mono-verso oppure haiku o tanka) attraverso l'eliminazione dei fronzoli inutili (che finiscono soltanto per appesantire il testo) e grazie all'adozione di termini scelti che compendiano magistralmente i propri stati d'animo.

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