lunedì 23 aprile 2012

Come fumo di un fiammifero

Enrico Butti - Monumento della famiglia Casati, La morte (particolare, Milano, Cimitero Monumento3)


giorni plumbei
nei vetri appannati
la luce evapora
ancora prima di toccarti

sospese negli occhi
- cerchiati color cenere -
galleggiano le ultime parole

la luce si assopisce lentamente
ed un incrocio di colori
accesi e spenti
si dissolve

lascia una scia labile
di sfumature immateriali
a donare riposo ad occhi
ormai stanchi di guardare
quel soffitto bianco
che non da più risposte

il suono delle campane
scandisce il ritmo dei passi
volti carichi di dolore
si incrociano nel silenzio

mentre le tue palpebre
- gelide lastre di marmo -
sigillano l'iride

si dissolve il tuo mondo
in un respiro effimero
come fumo di un fiammifero
appena spento



***
 Tutti i diritti riservati
© Vilma Bellucci


Menzione di merito al concorso Gocce di Poesia, Rimini - 26 maggio 2012

4 commenti:

  1. Cara Vilma come vedi ci sono Di. Nuovo dopo un Po' di Tempo Di. Assanza, come sempre le tue Poesie sono profunde Di. Un sentimento e diun rimpianto, Che Fa di noi esseri Di. Un ricordo.
    Buona settimana cara amica.
    Tomaso

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  2. ciao Vilma grazie di aver condiviso
    questa bellissima e profonda poesia
    buona giornata

    Tiziano.

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  3. Quando la morte può essere liberazione... "...a donare riposo ad occhi ormai stanchi..." salvo per chi resta..."...volti carichi di dolore si incrociano nel silenzio..."Incredibili versi. Brava come sempre. Mi hai emozionato come chiunque credo abbia vissuto questi momenti. Ciao.

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  4. L'intera poesia è bellissima, ma mi ha particolarmente colpito la similitudine della vita che si spegne col fumo labile del fiammifero. E non poteva esserci un'immagine più poetica e romantica a rappresentare la morte.
    Non l'ho mai vista al Monumentale.

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