Sono indebitata fino al collo.
Sarò costretta a pagare per me
con me stessa,
a rendere la vita in cambio della vita.
È così che stanno le cose,
il cuore va reso
e il fegato va reso
e ogni singolo dito.
È troppo tardi per impugnare il contratto.
Quanto devo
mi sarà tolto con la pelle.
Me ne vado per il mondo
tra una folla di altri debitori.
Su alcuni grava l'obbligo
di pagare le ali.
Altri dovranno, per amore o per forza,
rendere conto delle foglie.
Nella colonna Dare
ogni tessuto che è in noi.
Non un ciglio, non un peduncolo
da conservare per sempre.
L'inventario è preciso
e a quanto pare
ci toccherà restare con niente.
Non riesco a ricordare
dove, quando e perché
ho permesso di aprirmi
quel conto.
Chiamiamo anima
la protesta contro di esso.
E questa è l'unica cosa
***
Poesia di
Wislawa Szymborska
Grande...
RispondiEliminaPattyrose
RispondiEliminahttp://patriziaportoghese.com
Bellissima poesia...:-))
RispondiEliminaCiao.
Cinzia
Grandi verità in un poetare assai profondo.
RispondiEliminaGrazie Vilma per soffermarti su versi così intensi
E chi osa aggiungere altro!...Un inchino di devozione poetica a questi versi.
RispondiElimina