martedì 24 luglio 2012

Fiesta


poesia di 
Jaques Prevert


E i bicchieri erano vuoti
e la bottiglia in pezzi
E il letto spalancato
e la porta sprangata
E tutte le stelle di vetro
della bellezza e della gioia
risplendevano nella polvere
della camera spazzata male
Ed io ubriaco morto
ero un fuoco di gioia
e tu ubriaca viva
nuda nelle mie braccia

Et le verres étaient vides
et la bouteille brisée
Et le lit était grand ouvert
et la porte fermée
Et toutes les étoiles de verre
du bonheur et de la beauté
resplendissaient dand la poussière
de la chambre mal balayée
Et j’étais ivre mort
et j’étais feu de joie
et toi ivre vivante
toute nue dans mes bras



5 commenti:

  1. Una poesia che ci fa riflettere, cosa può succedere alzare il gomito...
    A parte gli scherzi cara Vilma è bella la poesia.
    Tomaso

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  2. Col passare degli anni ho dimenticato tante letture,interi libri,interi poemi, ma le poesie di Prevert, quelle no, quelle me le ricordo bene, sono troppo importanti per poterle dimenticare.

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  3. Amo Prevert! Bella la traduzione, ma in francese se ne assapora di più la melodia ed ogni sfumatura. Ho letto con piacere questo post, cari saluti.

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  4. Versi di rara bellezza, che hai proposto in modo efficace...
    Un abbraccio, cara Vilma, silvia

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  5. Se dovessi definire con una sola parola la poesia di Prevert, direi: "libertà"; questa è la qualità che balza immediatamente agli occhi, leggendo i suoi versi, una liberà assoluta, che somiglia al cielo, al mare o a un canto d'amore; nulla è più vasto e sconfinato.
    Così in questa sua "Fiesta", breve, levigata e spontanea, ogni parola è libera e rappresenta l'immenso poetico che è in lui.

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