- poesia diJaques PrevertE i bicchieri erano vuotie la bottiglia in pezziE il letto spalancatoe la porta sprangataE tutte le stelle di vetrodella bellezza e della gioiarisplendevano nella polveredella camera spazzata maleEd io ubriaco mortoero un fuoco di gioiae tu ubriaca vivanuda nelle mie braccia
- Et le verres étaient vides
et la bouteille brisée
Et le lit était grand ouvert
et la porte fermée
Et toutes les étoiles de verre
du bonheur et de la beauté
resplendissaient dand la poussière
de la chambre mal balayée
Et j’étais ivre mort
et j’étais feu de joie
et toi ivre vivante
toute nue dans mes bras
martedì 24 luglio 2012
Fiesta
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Una poesia che ci fa riflettere, cosa può succedere alzare il gomito...
RispondiEliminaA parte gli scherzi cara Vilma è bella la poesia.
Tomaso
Col passare degli anni ho dimenticato tante letture,interi libri,interi poemi, ma le poesie di Prevert, quelle no, quelle me le ricordo bene, sono troppo importanti per poterle dimenticare.
RispondiEliminaAmo Prevert! Bella la traduzione, ma in francese se ne assapora di più la melodia ed ogni sfumatura. Ho letto con piacere questo post, cari saluti.
RispondiEliminaVersi di rara bellezza, che hai proposto in modo efficace...
RispondiEliminaUn abbraccio, cara Vilma, silvia
Se dovessi definire con una sola parola la poesia di Prevert, direi: "libertà"; questa è la qualità che balza immediatamente agli occhi, leggendo i suoi versi, una liberà assoluta, che somiglia al cielo, al mare o a un canto d'amore; nulla è più vasto e sconfinato.
RispondiEliminaCosì in questa sua "Fiesta", breve, levigata e spontanea, ogni parola è libera e rappresenta l'immenso poetico che è in lui.