Intrappolata
sotto un cielo di piombo,
annaspo pallida e smarrita
nelle nebbie della memoria.
Il volto, gelido marmo
senza sguardo né anima,
si riflette tremolante
su pozzanghere di acqua e fango.
Diffidente osservo
quel nido di tuoni,
un quadro a tinte fosche
che distilla schegge di luce
del colore delle foglie morte.
Una folata di vento
il passato che mi fiata sul collo.
Pioggia battente ... ed io
statua in mezzo ad una fontana
alzo gli occhi al cielo
a voler catturare parole al volo
mentre saette come coltelli
trafiggono chiunque
si trova in traiettoria.
Nello scrosciae della pioggia
anche gli uccelli cadono dal nido
e naufraga la vita
nel suo mare di inganni.
***
(11 agosto 2011)
Questo opera è di Vilma Bellucci ed è distribuita con licenza Creative Commons
La pioggia non è mai un inganno, così pure la vita.
RispondiEliminache bellissimo effetto e che bellissime parole!
RispondiEliminapoesia bellissima..ma la chiusa è qualcosa di straordinario...
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