La
trapunta bianca
si
scioglie in candidi fiocchi.
Guardo
lo scenario
e
godo del suo silenzio,
sognando
... calde braccia.
Stampano
immagini,
i
ricordi di un tempo.
Specchi
rovesciati
a
guardare il cielo,
quella
crosta di ghiaccio,
calzavo
pattini bianchi
dalle
lame d'argento
e
sorridendo volteggiavo
quasi
senza peso.
***
2
febbraio 2012
Questo opera è di Vilma Bellucci ed è distribuita con licenza Creative Commons
Giusto un ricordo di quando ero bambina, vivevo a Berna e amavo pattinare più di qualsiasi cosa al mondo.
Amo la neve ed il suo silenzio ...
Ogni giorno una sorpresa la natura ci fa vedere le bellezze che produce.
RispondiEliminaTu cara Vilma sai metter le parole per descrivere quel profondo sentimento... Brava, amica.
Tomaso
I ricordi di un tempo...se desiderati chiudendo gli occhi si possono vedere, bella poesia! Amo anchio il silenzio della neve. buona serata
RispondiEliminaPattinare è come essere farfalla o gabbiano.
RispondiEliminanon erano giorni limpidi
RispondiEliminacome un'esatta malinconia
piuttosto
un vagare tra punti fermi
segnalibri di passaggi intermedi
da transitorie linee curve
a cerchi chiusi
Un abbraccio forte Anto
Un sonetto in versi liberi che descrive un momento presente per riandare al passato, indietro nel tempo, a un'epoca felice.
RispondiEliminaE' questo nostalgico struggimento disciolto in canto (non il bozzetto paesistico, come potrebbe sembrare) il vero tema di "Specchi rovesciati", un componimento lineare, toccante e riuscito!