raccoglie corolle
la tua mano nella notte...
e dal nettare al miele
il passo è breve
è succo
è succo
sulle labbra del mattino
-di fiori ubriaco-
è linfa che scorre
un rinverdire di foglie
-su tronco d'alberi nudi-
è dolce alveare
il tepore che ci avvolge
al cinguettare dell'alba
***
Tutti i diritti riservati
© Vilma Bellucci
Metafore di particolare intensità, in questi magnifici versi d'amore, ove la dolcezza, fa di sè, dolce ritrovo dei sensi...
RispondiEliminaMolto bello leggerti, un abbraccio, silvia
Un esempio di poesia contemporanea, che si annuncia tale sin dal primo verso, entrando immediatamente in "medias res", saltando i preamboli e proiettando il lettore nel pieno della narrazione.
RispondiEliminaEssa naturalmente consta di poche parole, che formano una lirica piana, lineare ma gradevole, pregnante ed efficace.
Vilma - sappiamo tutti - è autrice sapiente ed ispirata e, nel caso in esame, ricorre a metafore leggere, inedite, soavi ed allo stesso tempo di grande forza espressiva, così come sanno fare soltanto i veri artisti.
Ciao Vilma, bellissima poesia che si avvale di tenere metafore per descrivere un incontro passionale, molto musicale e di piacevole lettura, complimenti, buona giornata rosa a presto.)
RispondiEliminaQuanta delicatezza e tenerezza nei tuoi versi!
RispondiEliminaUn sincero grazie per la tua presenza al mio blog!
Buona giornata da Beatris
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che parole dolci e delicate... il cinguettar dell'alba mi piace davvero tantissimo!
RispondiEliminaun abbraccio
Nella musicalità del verso la poesia si muove tra metafore e delicate parole.
RispondiEliminaUn poetare che mi piace molto.
Ciao Stefania
Meravigliose metafore danno alla lirica un'impronta poetica che tocca il punto giusto, scatenando sensazioni e vaste profondità.Ciao, buona domenica.
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