Il mio cervello da tempo adeguato
a pupille vuote e senza contorno,
parole confuse e senza ritorno
vede con occhio diverso, mutato.
Illusioni nei vani risonanti!
Con le tue dita le pareti scruti
nelle tue mani giocattoli muti;
lingua dell'amore usano gli aiutanti.
Io pensavo che fossero pregiate
ma nessuno si è fermato a guardare
smorfie, voci rimbombanti nei vani,
indifesi, nudi e senza domani.
Pregiate le lacrime da asciugare
che in terra restavano sparpagliate.
6 agosto 2010
Stupenda! Posso metterla nel mio blog "Spazio Libero"? Naturalmente con un link qui.
RispondiEliminaCiao e buona giornata!