Sembra danzare,
quella nuvola di puntini neri
davanti agli occhi,
feriti dallo spavaldo scintillio
di quei raggi che filtrano obliqui.
Sferzate dorate a riscaldare
tra le persiane semichiuse,
quello che è il mio mondo,
come calda mano sulle mie guance.
Tiro i leggeri tendaggi
quasi a volermi proteggere,
racchiusa nel biancore confuso
di questo fragile guscio d'uovo.
Ma trapela ancora quel raggio
proiettando luci di mille stelle,
sfumature colorate
a confondere sulle pareti
i chiaroscuri di grigio
Sembra quasi un richiamo,
una raffinata trappola
per me, che orfana di carezze,
non so più a quale mondo appartengo.
***
(17/10/2011)
Questo opera è di Vilma Bellucci ed è distribuita con licenza Creative Commons
Un riflesso di luce capace convogliare nuove sensazioni dell'anima, dispersa in un'antica malinconia...
RispondiEliminaVersi molto belli
delicate sensazioni,tra ombre e luci,versi delicati come le immagini che evocano,ciao Vilma
RispondiEliminabrava!
RispondiEliminanon mi è arrivata nessuna mail... lasciami la tua su scrivere :-)
RispondiEliminaMolto bella questa tua descrizione di un momento d'intimità e solitudine. Me la sono proprio assaporata. Grazie e complimenti:
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